Ue. Borrell, ‘la guerra in Ucraina potrebbe divenire di alta intensità: dobbiamo avere una nostra industria bellica’

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La guerra in corso in Ucraina potrebbe divenire un conflitto “convenzionale ad alta intensità”, che “va evitato”, ma che “richiede più mezzi anche in un quadro di deterrenza. Lo ha affermato oggi a Bruxelles, al Forum Europa, il Pesc (Alto rappresentante per la politica Estera e di difesa dell’Ue) Josep Borrell, per il quale “la guerra in Ucraina è in una fase difficile, con la Russia che, nonostante gli alti costi, continua a produrre armi in modo veloce, cosa che mostra la capacità di portare il conflitto molto avanti nel tempo”.
Borrell ha lamentato il fatto che gli stati membri si sono detti non disponibili a trasferire alla competenza europea, quindi sovranazionale, la difesa, per cui “non abbiamo un esercito europeo oggi e non lo avremo domani”. “Tuttavia – ha notato – è indispensabile che tutti i paesi osservino l’impegno del 2% del Pil per la Difesa, che non vuol dire solo aumento delle pensioni dei militari, ma anche ricerca e sviluppo (…) per non dipendere dalla produzione Usa”. “Lì – ha insistito – hanno il Pentagono che centralizza gli acquisti, noi a Bruxelles non lo abbiamo”.
Ha poi aggiunto che “l’80% delle armi che acquistiamo per l’Ucraina viene da fuori Ue, e l’80% di quella cifra viene dagli Usa. Motivo per cui noi dobbiamo avere una nostra industria europea, non possiamo permetterci di continuare ad essere dipendenti dagli altri”.