Ue. Il Consiglio europeo su guerre in Ucraina e Medio Oriente, ‘Necessaria una preparazione militare-civile rafforzata’

di Mariarita Cupersito –

E’ in corso a Bruxelles il Consiglio europeo incentrato sulle guerre in Ucraina e Medio Oriente nonché su difesa, sicurezza e migrazioni. “Il Consiglio europeo che si riunisce oggi e domani non è un Consiglio di guerra”, ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. “Dobbiamo lavorare per la pace, dall’Ucraina al Medio Oriente. Dobbiamo fare di tutto per una de-escalation, una riduzione del conflitto”.
“Per arrivare alla pace in Ucraina – prosegue Tajani – bisogna difendere Kiev, che non deve essere sconfitta dai russi. Bisogna arrivare ad un equilibrio. Se c’è un vincitore e uno sconfitto, non c’è accordo di pace. E il vincitore non può essere colui che ha violato il diritto internazionale”.
Per quanto concerne la guerra in Medio Oriente, “è chiaro che abbiamo bisogno di un cessate-il-fuoco più duraturo”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz al suo arrivo al Summit. “Diamo sempre per scontato che il governo israeliano nella sua attività militare nella Striscia di Gaza aderirà a ciò che è sancito dal diritto internazionale, per il suo Paese ma anche per tutti noi”, ha aggiunto, mentre il rappresentante Ue Josep Borrell ha evidenziato che “Israele ha il diritto di difendersi, ma non di vendicarsi. Perché non analizziamo se quello che accade a Gaza è in linea con il diritto internazionale? Perché altrimenti è solo retorica. Non possiamo chiudere gli occhi, lamentarsi ma non fare niente. Spero che il Consiglio europeo oggi lanci un forte messaggio a Israele. Gli Usa presenteranno una risoluzione all’Onu in cui per la prima volta chiedono una tregua insieme alla liberazione degli ostaggi”.
La bozza di conclusione del vertice evidenzia la necessità di una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” e di una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”, sollecitando dunque il Consiglio a proseguire i lavori e la Commissione a proporre, insieme all’Alto Rappresentante, “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”.
“Oggi il Consiglio europeo discuterà della possibilità di introdurre dei defence bond, probabilmente senza prendere una decisione” ha dichiarato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni. “È chiaro però che l’attualità ci impone di trovare strumenti di finanziamento comune. Credo che non ci siamo ancora, e questo può essere un motivo di rammarico, ma bisogna andare in quella direzione”, ha concluso.