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Gli europarlamentari si sono riuniti a Strasburgo per discutere del piano Juncker in materia di emergenza immigrazione. Ne è risultato che la stragrande maggioranza dei deputati si sono detti favorevoli sia all’intervento per distruggere i barconi, sia alla ripartizione dei profughi in quote, con diversi casi di esponenti politici che hanno assunto posizioni in antitesi con i propri governi, in particolare di Gran Bretagna, Ungheria, Francia e Spagna, che vorrebbero la ridiscussione del pacchetto.
Nettamente a favore della proposta Juncker sono stati: il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, il quale ha dichiarato che “accogliamo con favore il meccanismo di solidarietà e i criteri di ripartizione”; il presidente dei Socialisti e Democratici Gianni Pittella, secondo cui “è un punto di svolta, la Commissione ha agito con coraggio”; il leader dei Liberaldemocratici Guy Verhofstadt, che ha dichiarato che “siamo decisamente favorevoli alle proposte della Commissione, non possiamo continuare a dire che il problema è degli italiani e che se lo devono gestire loro”.
Contro si sono detti il gruppo Ecr dei Conservatori britannici, quello euroscettico Efdd di Nigel Farage, che vorrebbe “una politica dell’immigrazione secondo il modello australiano”, ed i partiti minori populisti e nazionalisti.
E’ ora il Consiglio dell’Eu a dover approvare o respingere a maggioranza (quindi senza la possibilità del veto) della proposta della Commissione.
