Ue. Juncker, sull’accoglienza ‘ammiro l’Italia’

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JunckerIl presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker è intervenuto alla plenaria del Comitato economico e sociale europeo dove ha affermato che “Ammiro molto l’Italia e la Grecia” per la gestione dell’emergenza profughi, ma “sull’immigrazione l’Italia fa meglio della Grecia perché salva migliaia di vite al giorno”.
E’ un’Europa frammentata su vari temi quella che vede Juncker, alle prese con le crisi dei rifugiati, la Brexit e la mancanza di investimenti”: “Le rotture e le fessure sono numerose e sono pericolose”. Insomma, vi è una “policrisi” in atto, ed anche sulla crescita non si sta facendo abbastanza: “C’è ancora troppa disoccupazione, anche se l’Europa ha creato 8 milioni di posti di lavoro ed il tasso di occupazione è vicino a quello degli Usa”, ha detto il capo della Commissione, e difendendo il Patto di stabilità ha fatto notare che “Non è stupido, come diceva un mio predecessore, e le cifre lo dimostrano, sia perché nel 2009 il deficit medio era del 6,3%, ora la media è dell’1,9%, sia perché abbiamo inserito gli elementi di flessibilità”.
Tornando sui migranti, Juncker ha parlato della ripartizione dei rifugiati che non sta funzionando: “Alcuni Paesi la fanno – ha detto il presidente – altri dicono di no perché sono cattolici e non vogliono musulmani. Questo è inaccettabile, perché le persone vengono prima della religione e non si tratta di musulmani ma di esseri umani”. “Se quei paesi non possono fare la ripartizione, allora devono partecipare di più al rafforzamento della protezione delle frontiere esterne che va fatta entro ottobre”. “Abbiamo lanciato un piano di investimenti per l’Africa”, ha detto Juncker, perché “se non investiamo in Africa, l’Africa viene in Europa”.