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La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande sono intervenuti oggi al Parlamento europeo in modo congiunto per toccare temi di attualità, come la crisi siriana e il dramma che interessa l’immigrazione, anche alla luce dell’ipotesi resa nota dal Times di 400mila espulsioni di migranti non profughi.
Per Merkel, che ha parlato davanti ai rappresentanti dei Ventotto, “il Trattato di Dublino è superato: le intenzioni erano buone, ma non è stato all’altezza delle sfide”, per cui è necessario arrivare ad un meccanismo “garantisca equità e solidarietà”. La cancelliera ha spiegato inoltre che “solo insieme” sarà possibile regolare il tema dei rimpatri e stabilire chi avrà il diritto di rimanere e chi no.
Hollande ha parlato di Siria avvertendo che “Ciò che accade lì preoccupa l’Europa e determinerà l’equilibrio dell’intera regione per lungo tempo”: “Se lasciamo perdere questi scontri religiosi tra sunniti e sciiti, aumenteranno. Non pensiate che siamo al riparo, questa sarà una guerra totale”.
Ha quindi ravvisato che l’incapacità di un’azione determinante in Siria potrebbe comportare una “guerra totale” in Medio Oriente.
