Ue. Nuovo protocollo di partenariato con Taiwan

Vantaggi anche per l’Italia.

Se il regista taiwanese S. Leo Chiang nel suo cortometraggio “Island in Between” (Isola in mezzo), che ha avuto la nomination agli Oscar 2024, racconta la storia delle vicissitudini nella guerra fredda sull’isolotto di Kinmen, situato a poche miglia dalla costa cinese e amministrato da Taiwan, per il soft power che contraddistingue le relazioni fra Taipei e Bruxelles c’è da segnalare una nuova proposta per un Protocollo di partenariato economico che comporta dei vantaggi anche per l’Italia.
Nel 2023 infatti il nostro paese è risultato il quarto partner commerciale di Taiwan all’interno dell’Unione Europea, dopo Germania, Paesi Bassi e Francia. Il volume dello scambio commerciale è stato di 6 miliardi di dollari, con un surplus di un miliardo a favore dell’Italia.
Gli investimenti taiwanesi, per quanto ci riguarda, si attestano tra 1,2 e 1,5 miliardi di dollari con il coinvolgimento di alcune fra le più importanti imprese taiwanesi che operano in Italia nel settore dei semiconduttori, motocicli, in campo marittimo ed energetico, siderurgico, delle macchine utensili e nell’ambito alberghiero.
Lo scorso ottobre a Milano è stata aperta una nuova succursale della Rappresentanza di Taiwan in Italia ed è già da oltre un anno operativa la linea aerea diretta Milano-Taipei, gestita da Eva Air con quattro voli settimanali, andata ad aggiungersi all’ormai storica linea diretta Roma-Taipei di China Airlines (con tre voli settimanali). Tutto questo anche perché ogni anno 250mila turisti taiwanesi scelgono di visitare il nostro Bel Paese.
Il 13 dicembre 2023 il Parlamento europeo ha approvato all’unanimità una risoluzione sulle relazioni commerciali e d’investimento tra Taiwan e l’Ue. Una risoluzione che sottolinea l’importanza di Taiwan per le filiere d’approvvigionamento globali, evidenziando le svariate opportunità di cooperazione a favore della sicurezza economica.
“E’ sulla base di questa risoluzione – scrive in una lettera il capo della diplomazia di Taiwan in Italia, Vincent Y.C. Tsai – che Taiwan ha proposto l’adozione di un Accordo di Partenariato Economico con l’Unione Europea, entro cui far confluire accordi finanziari e industriali. Sarà vantaggioso per l’Ue e per i singoli stati membri”.
Oltre a ciò il Parlamento europeo, attraverso la raccomandazione del 13 dicembre scorso sui rapporti tra Ue e Cina, ha condannato “la crescente provocazione militare della Cina nell’ambito dello Stretto di Taiwan” e, per la prima volta, si è opposto alla “costante distorsione della risoluzione 2758 dell’Onu da parte della Cina”.
Questa risoluzione, approvata nel 1971 con 76 voti a favore, 35 contrari e 17 astenuti, stabilisce che i rappresentanti della Repubblica Popolare Cinese vengono riconosciuti come unici rappresentanti legittimi della Cina all’interno dell’Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
In nessun punto del testo della risoluzione, però, è menzionato Taiwan e il suo status, tanto che la Cina e Taiwan hanno proseguito il loro sviluppo lungo due binari paralleli, ma distinti, con istituzioni, eserciti, monete, sistemi politici e sociali differenti.
“Bisogna proseguire su questa strada” – raccomanda nella sua lettera l’ambasciatore Vincent Y.C. Tsai – “perché è fondamentale far comprendere alla Cina e ad altri governi autoritari che si deve abbandonare l’uso della forza e risolvere le divergenze attraverso mezzi pacifici”.

D.B.