Ue. Primo ministro croato, ‘il nostro cammino deve andare avanti, non indietro’

di Maurizio Molinari * –

Il primo ministro croato Andrej Plenković è stato il secondo leader dell’Ue a discutere sul futuro dell’Europa con gli eurodeputati.
“Il nostro cammino deve andare avanti, non indietro. La Croazia è entrata nell’Unione europea per costruire e sviluppare il progetto europeo insieme ai nostri partner, per costruire un futuro basato sull’uguaglianza tra gli Stati, i cittadini e le opportunità”, ha dichiarato il Primo ministro Plenković.
Nel presentare la sua visione sul futuro dell’Europa, il primo ministro ha sottolineato che la solidarietà deve rimanere “un pilastro delle nostre azioni” e che un’Europa unita è la chiave di volta, “perché possiamo andare avanti solo se siamo uniti”.
Plenković ha inoltre sottolineato l’importanza della crescita e della coesione, e di come l’Unione europea abbia bisogno che tutti i suoi membri progrediscano allo stesso modo. “I nostri cittadini dovrebbero percepire tutti i vantaggi dell’adesione all’UE; dovrebbero abbracciare e partecipare attivamente alla continuazione della sua costruzione”, ha affermato.
Il primo ministro ha poi ribadito che l’Unione Europea deve investire nell’istruzione, nella cultura e nella creatività, nella ricerca e nello sviluppo, assicurando nel contempo una stabilità finanziaria che garantisca la protezione dei cittadini da eventuali crisi finanziarie.
Nel dare il benvenuto al premier croato, il presidente del Parlamento Antonio Tajani ha dichiarato che “Nel suo discorso, il primo ministro Plenkovic ha delineato una visione positiva e lungimirante per il futuro dell’Europa, in cui la Croazia e l’UE, lavorando insieme, realizzeranno un’Unione più efficace. Ha avanzato argomentazioni eccellenti a favore dell’adesione all’Unione Europea e del modo in cui ha avvantaggiato la Croazia. Allo stesso tempo, ha giustamente sottolineato alcune delle sfide che dobbiamo affrontare insieme, come la sicurezza, l’immigrazione incontrollata e la disoccupazione giovanile”.
La maggioranza dei leader dei gruppi politici del Parlamento ha elogiato l’impegno di Plenković per un’Europa più democratica, utilizzando la rottura del paese con la sua travagliata storia recente come un chiaro esempio del fatto che, con duro lavoro e determinazione, un futuro all’interno dell’Unione europea non solo è possibile, ma può anche essere luminoso.
Alcuni deputati hanno sottolineato l’importanza di preservare l’identità nazionale dei cittadini UE unita a una forte identità europea, senza che i nazionalisti la considerino una contraddizione. Altri hanno riaffermato la necessità di maggiori investimenti per creare posti di lavoro, un tenore di vita dignitoso e un’Europa che si assuma una maggiore responsabilità sociale. Hanno poi chiesto riforme istituzionali, come l’introduzione di una circoscrizione elettorale paneuropea, e ribadito il loro fermo impegno a sostenere altri Paesi dei Balcani occidentali che desiderino aderire all’Unione europea, una volta risolte tutte le controversie sui confini e soddisfatti i criteri della Commissione.
Quello di oggi è stato il secondo di una serie di dibattiti tra i capi di Stato e di governo dell’UE e i deputati sul futuro dell’Unione europea. Tali dibattiti proseguiranno nel corso del 2018.

Servizio stampa del Parlamento europeo.