Ue. Von der Leyen, ‘La guerra non è impossibile’

di Mariarita Cupersito –

“La guerra in Europa può non essere imminente, ma non è impossibile”: è quanto dichiarato dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel corso del suo intervento alla Plenaria dell’Eurocamera, come riporta Ansa, precisando che la strategia difensiva si baserà su “un semplice principio: l’Europa deve spendere di più, spendere meglio, spendere in modo europeo”.
La presidente ha annunciato che saranno presentate nelle prossime settimane alcune proposte con la prima strategia industriale europea per la difesa. “Uno degli obiettivi centrali sarà quello di dare priorità agli appalti congiunti nel settore della difesa, proprio come abbiamo fatto con vaccini o con il gas naturale”.
“È tempo di discutere dell’utilizzo dei profitti inaspettati dei beni russi congelati per acquistare congiuntamente equipaggiamenti militari per l’Ucraina. Si tratta di un’assunzione di responsabilità da parte dell’Europa per la propria sicurezza”, ha aggiunto, evidenziando che “la semplice verità è che non possiamo permetterci il lusso di stare tranquilli. Non abbiamo il controllo sulle elezioni o sulle decisioni in altre parti del mondo. Con o senza il sostegno dei nostri partner, non possiamo permettere che la Russia vinca”.
“Su un punto vorrei essere chiara: la sovranità europea renderà più forti i nostri partenariati. Non influirà mai sull’importanza e la necessità della nostra alleanza della Nato. Anzi, un’Europa più sovrana, in particolare in materia di difesa, è fondamentale per il rafforzamento della Nato”, ha proseguito, “ecco perché sono lieta della notizia che la Svezia diventerà presto un alleato della Nato. E voglio congratularmi con la Svezia, sotto la guida di Kristersson per questo passo storico per il Paese e per la nostra sicurezza comune”.
“Negli ultimi anni abbiamo vissuto nell’illusione di una pace. Putin ha usato questo dividendo frutto della pace per una nuova guerra”, ha continuato la von der Leyen. “Stiamo assistendo alla potenza e ai pericoli legati ad una crescente e inquietante lega di leader autoritari. La Corea del Nord sta consegnando alla Russia ordini su ordini di munizioni. L’Iran sta fornendo droni d’attacco, e, cosa fondamentale, c’è anche la tecnologia che li sostiene, per infliggere danni incalcolabili alle città e ai cittadini ucraini”.
“La guerra a Gaza e la destabilizzazione su larga scala in Medio Oriente indicano un’era di insicurezza e di conflitto nella regione. E naturalmente assistiamo alla continua ascesa della concorrenza economica aggressiva e di distorsioni, che comportano rischi reali per la sicurezza europea. Per dirla senza mezzi termini, come ha fatto il mese scorso il presidente finlandese uscente Niinistö: L’Europa deve svegliarsi. E aggiungerei: con urgenza! Perché la posta in gioco è molto alta: la nostra libertà e la nostra prosperità. E dobbiamo iniziare a comportarci di conseguenza”.
“Dobbiamo iniziare a lavorare sul futuro dell’architettura di sicurezza europea. Perché la verità è che non stiamo vivendo con il conflitto solo dal 2022, ma da molto più tempo. Le minacce alla nostra sicurezza, alla nostra prosperità e al nostro stile di vita si presentano in molte forme. Alcune sono evidenti, altre sono più confuse in superficie”, ha proseguito la presidente della Commissione Ue.
“La buona notizia è che abbiamo già iniziato molto di questo lavoro. In effetti, gli ultimi anni non sono serviti solo a infrangere alcune illusioni europee. Ma hanno anche infranto molte illusioni sull’Europa”, come quella “che la nostra unità non avrebbe retto di fronte a una guerra nel nostro continente. O che le nostre regole e divisioni ci avrebbero impedito di fornire un massiccio sostegno finanziario, militare e politico. Negli ultimi due anni, l’Europa ha dimostrato che sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario. E abbiamo anche dimostrato che un’Europa più sovrana non è solo un pio desiderio”, ha concluso.