Usa. Dopo Macron anche Merkel “ubbidisce” a Trump: accordo sul nucleare iraniano a rivedere

di Enrico Oliari

Da Washington, dove ha incontrato il presidente Usa Donald Trump, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha fatto sapere che il trattato attualmente in vigore fra l’Iran e il “5+1″(Cina, Usa, Russia, Gb, Francia + Germania) sul nucleare di Teheran rappresenta solo “un primo passo che ha contribuito a rallentare le attività riguardo a questo particolare aspetto, ma il punto di vista della Germania è che ciò non sia sufficiente per limitare e contenere le ambizioni iraniane”. Ha quindi aggiunto che “l’Europa e gli Stati Uniti dovrebbero essere in sintonia su questo punto”.
Anche la Germania, come ha fatto nei giorni scorso la Francia di Emmanuel Macron, si adegua così alle pressioni di Donald Trump, il quale fin dalla campagna elettorale aveva espresso il proposito di rivedere il trattato del 2015, nonostante i tecnici dell’Aiea avessero in più occasioni potuto verificare la piena collaborazione da parte delle autorità iraniane nelle ispezioni e quindi la correttezza nel rispettare quanto stabilito.
Tra l’altro Merkel aveva anche di recente respinto la revisione dell’accordo sul nucleare sostenendo che si trattasse di un capitolo chiuso.
In settembre gli iraniani hanno testato “con successo” un missile a lunga gittata “Khorramshahr”, capace di una gittata di 2mila km, teoricamente in grado di portare testate nucleari: l’accordo tuttavia riguarda solo il nucleare militare, ma non include la produzione di missili convenzionali.
Trump, che è stato eletto anche grazie al sostegno delle potenti lobby sioniste Usa, asseconda così le richieste del premier israeliano Benjamin Netanyahu, con il rischio che salti l’accordo e l’Iran produca veramente ordigni atomici.