Usa. Guerra Hamas-Israele, l’opinione pubblica è spaccata

di Andrea Cantelmo –

Dal 7 ottobre una più alta percentuale degli americani descrive Israele come un alleato strategico con cui gli Usa hanno in comune interessi e valori, ma allo stesso tempo vi è un importante numero di persone che pensa che la risposta di Tel Aviv sia stata esagerata a seguito dell’attacco terroristico di Hamas. E’ quanto emerge da un sondaggio pubblicato dall’Associated Press e il NORC Center for Public Affairs Research.
Il sondaggio è stato svolto dal 2 al 6 novembre su un campione rappresentativo degli americani e ha rivelato come questo conflitto sia una sfida importantissima per Joe Biden al fine di mantenere una salda leadership sul Partito Democratico. Ad un anno dalle elezioni presidenziali potrebbe essere anche uno dei fattori decisivi per la riconferma alla Casa Bianca.
Il 44% degli intervistati vede Israele come un alleato, dato in aumento del 12% rispetto ad agosto 2023. Tuttavia, solo il 36% ritiene fondamentale l’invio di aiuti militari, Il 40% degli americani pensa che la risposta di Israele sia sproporzionata dato l’alto numero di vittime civili. Tra coloro che votano il Partito Democratico questo dato sale al 58%.
Il dato più preoccupante per Biden è che il 63% degli intervistati disapprova la sua gestione di questo conflitto, mentre solo un terzo è d’accordo. Numeri in linea con il gradimento riservato alla sua amministrazione: 60% della popolazione insoddisfatta, mentre il 38% è appagato della presidenza di Biden.
Il 66% dell’opinione pubblica americana incolpa Hamas del conflitto attuale, mentre il 35% accusa Israele e il suo Governo estremista. Praticamente la metà degli intervistati pensa che questa guerra possa peggiorare i pregiudizi nei confronti degli ebrei, mentre il 43% esprime la stessa preoccupazione verso le persone di fede islamica.
Da questo sondaggio emerge un quadro piuttosto frammentato e complicato da leggere. A rendere il tutto ancora più delicato sono le elezioni presidenziali americane del 2024, a cui tutto il mondo guarda con interesse per capire chi siederà nello Studio Ovale e quindi quale postura avranno gli Usa nei due teatri più importanti al momento: il Medio-Oriente e l’Ucraina.