USA. Nsagate, Obama a consulto con vertici intelligence Usa su riforme

Agi –

obamaBarack Obama ha chiamato a consulto tutti insieme i vertici dello spionaggio Usa, tenendo con loro una riunione riservata in cui sono state discusse le riforme del settore, divenute ineludibili dopo il dilagare dello scandalo dell’Nsagate, causato dalle rivelazioni della ‘talpa’ Edward Snowden: lo ha riferito la portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale presso la Casa Bianca, Caitlin Hayden. All’incontro, oltre al leader Usa, hanno partecipato il suo vice Joe Biden e il ministro della Giustizia, Eric Holder: presenti il generale a riposo James R. Clapper, direttore della National Intelligence, e i capi di Cia, Fbi e della stessa Nsa, rispettivamente John Brennan, James Comey e il generale Keith Alexander. “E’ stata per il presidente un’importante opportunità di essere ragguagliato direttamente dai suoi più stretti collaboratori, in vista dell’assunzione delle decisioni definitive su come procedere con i principali programmi di raccolta delle informazioni sensibili”.
Negli ambienti politico-istituzionali a Washington si mormora che Obama abbia trascorso gran parte del suo tempo, mentre era in vacanza per le festività natalizie alle Hawaii, proprio a soppesare l’introduzione di nuovi limiti per le agenzie operanti nel settore, anche sulla base delle 46 raccomandazioni formulate in un apposito rapporto, consegnatogli in dicembre dalla speciale commissione ad hoc di esperti da lui creata per l’occasione. Il titolare della Casa Bianca intende stringere i tempi per evitare ulteriori problemi, operativi, diplomatici e d’immagine. Ieri, nell’intento di ricucire lo strappo con la Germania dovuto alla scoperta in ottobre dei controlli occulti sul cellulare di Angela Merkel, aveva invitato il cancelliere tedesco a visitare gli Stati Uniti non appena possibile. A parte i numeri uno dell’intelligence, ha ricevuto i membri dell’Ufficio per la Vigilanza sulla Privacy e le Libertà Civili, organismo di garanzia istituito dal Congresso dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. In giornata vedrà inoltre un gruppo di parlamentari con incarichi di spicco nella sorveglianza sui servizi segreti, compresi parecchi tra coloro che maggiormente hanno criticato il programma ‘Prism’ d’intercettazione globale.
Obama stesso divulgherà infine le proprie conclusioni in un intervento pubblico previsto entro poche settimane, e comunque prima del 28 gennaio prossimo, quando pronuncerà l’annuale discorso sullo Stato dell’Unione.