Usa. Sfida televisiva domenica senza precedenti tra Clinton e Trump

di Manuel Giannantonio – 

Clinton hillaryDonald Trump e Hillary Clinton si ritrovano faccia a faccia per il primo dibattito presidenziale, una sfida complessa per la candidata democratica alla Casa Bianca. L’avversario di Clinton è imprevedibile e un autentico show man che di spettacoli televisivi ne sa qualcosa. In gioco c’è davvero tanto. I sondaggi che davano la Clinton per vincente vedono oggi un calo dei numeri a favore di Trump, un dato ancora non significativo ma sicuramente conseguenza delle otizie che hanno visto protagonista Hillary, dalla discussa trasparenza della sua campagna elettorale, alle discutibili condizioni fisiche, questo appuntamento per la democratica non sopraggiunge nel migliore dei momenti.
Decine di milioni di americani seguiranno il dibattito che durerà 90 minuti, proprio come una partita di calcio. Il dibattito organizzato presso l’Università Hofstra nei pressi di New York, si preannuncia già come un evento che potrebbe battere i record dell’audience televisiva.
Si affrontano due personalità diametralmente opposte. Da una parte la figura istituzionale e politicamente esperta rappresentata da Hillary Clinton, dall’altra Donald Trump, uomo abituato ai palcoscenici televisivi, populista, fomentatore ma politicamente spesso impreparato, ecco perché in molti si aspettano che non conosca a fondo i suoi dossier politici.
Indebolita da una polmonite, l’ex segretaria di Stato, 68 anni, che si colloca come progetto di continuazione della politica progressista di Obama, si è preparata minuziosamente al duello. Fonti vicine all’ex first lady, assicurano come Hillary si sia allenata per l’appuntamento, tanto da eseguire consultazioni psicologiche sul conto del suo avversario per contrastarlo più efficacemente.
”Non so come si presenterà Trump. Forse cercherà di essere presidenziale o tenterà di insultare per guadagnare punti”, ha confidato la Clinton a fine agosto durante una raccolta fondi negli Hamptons (NewYork).
Wendy Schiller, esperta politica dell’Università Browm, spiega che la sfida per Hillary non sarà affatto facile. Donald trump grandeL’ex segretaria dello Stato di New York è una donna integra, molto diplomatica, ma i suoi sostenitori vogliono il confronto diretto, che innervosisca il suo avversario. In molti sostengono che essere educati e diplomatici non possa essere una strategia vincente.
In seguito alla sua polmonite, “dovrà mostrare di essere in buona salute e pronta a condurre una campagna elettorale trasparente” aggiunge Jennifer Lawless, esperta dell’American University.
Per Trump invece l’agenda è più facile. È un candidato atipico e impulsivo, poco rispettoso dell’establishment del partito e non ha mai esercitato nessun mandato politico. Non ha mai sostenuto un simile dibattito e non sa dunque cosa significa gestire la pressione di un evento di quella portata. Tuttavia, è noto che le telecamere per lui non sono mai stati un problema, anzi.
Il tycoon della Grande Mela, non ha dettagliato come si è preparato allo scontro. Quello che ha fatto è inviare un questionario ai suoi sostenitori, chiedendo loro sostegno. Tra le 30 domande poste figurano: quale soggetto abbordare, quali linee di attacco privilegiare (polita estera, immigrazione, Fondazione Clinton ecc…).
Il dibattito è il primo di tre appuntamenti che assumo una valenza determinante in termini di preferenze. Gli argomenti trattati saranno l’America, la prosperità e la sicurezza.
L’arbitro e quindi il moderatore dell’evento sarà il giornalista Lester Holt, 57 anni, personalità rispettata che presenta il giornale di sera sulla NBC, il più visto in tutto il paese. Questa scelta ha subito scatenato la reazione del candidato repubblicano che ha dichiarato attraverso i microfoni di Fox News che “Lester è un democratico. È un sistema idiota. Sono tutti democratici”. Inoltre, ha chiesto un dibattito senza moderatore proprio perché giudica “truccato” a priori il dibattito.