USA. Trovato l’accordo per il Tpp (Usa – Pacifico), al fine di arginare le esportazioni cinesi

di Guido Keller –

cina fabbrica operaiGli Stati Uniti e gli 11 paesi dell’area del Pacifico (Giappone, Australia, Brunei, Canada, Cile, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam) hanno raggiunto oggi ad Atlanta l’accordo per il Trans-Pacific Partnership (Tpp), ovvero per la creazione di una zona di libero scambio che interessa il 40% dell’economia globale.
I colloqui sono proseguiti oltre il temine fissato di sabato, in quanto vi sono stati numerosi ostacoli da superare a cominciare dai farmaci, per cui gli Usa volevano la durata dei brevetti di 12 anni, ma poi si è scesi a otto, o ancora i settori dell’automobile, dei latticini e della proprietà intellettuale; vengono anche aperti i mercati dell’agroalimentare dopo che Canada e Giappone hanno accettato una riduzione delle barriere all’ingresso di derivati esteri del latte.
Lo scopo del Tpp è soprattutto quello di arginare le esportazioni cinesi, le quali stanno distruggendo i mercati e le piccole produzioni di interi paesi.
L’accordo dovrà essere ratificato dai vari parlamenti, ma rappresenta anche uno stimolo ad accelerare le trattative per il Ttip, la Transatlantic Trade and Investment Partnership, i cui negoziati sono iniziati nel 2013 e che interessano Usa ed Unione Europea, al momento incagliati soprattutto sui settori dell’agroalimentare e della proprietà intellettuale.