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Mentre continuano i raid aerei sugli obiettivi dell’Isis in Siria, per cui oggi sono stati centrati i comandi del Califfato nelle provincie di Latakia e di Hama, 3 strutture e due depositi di armi, Mosca comunica di essere ancora in attesa della risposta da Washington circa la proposta di un coordinamento unico e si è detta pronta a prendere contati con gli insorti anti al-Assad.
Le autorità militari russe hanno poi confermato lo sconfinamento nello spazio aereo della Turchia di un proprio Sukhoi SU-30, il quale avrebbe volato “per alcune centinaia di metri” a causa di “un errore di navigazione”. Il premier turco Ahmet Davutoglu aveva informato che l’aereo “era stato costretto al dietro-front” in quanto “le nostre regole di ingaggio sono chiare per chiunque violi il nostro spazio aereo”.
Si è anche appreso da Vyacheslav Trukhachev, capo ufficio stampa della Flotta del Mar Nero, che sono appena state completate le esercitazioni navali e missilistiche che hanno visto coinvolte, tra le altre, l’incrociatore antimissile Moskva e le navi pattuglia Ladnij, Pytlivij Smetlyvij.
Il capo della commissione Difesa della Camera russa, Igor Zotov, ha affermato che le navi potrebbero essere destinate a creare un blocco navale della costa siriana.
