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Nel Venezuela disastrato per la crisi economica, dove a breve si arriverà a un referendum per la deposizione del presidente Nicolas Maduro e dove l’inflazione è ormai al 700%, la banca la statunitense Citibank ha reso noto che chiuderà i conti in valuta estera che interessano il paese latinoamericano.
Lo ha reso noto lo stesso Maduro, il quale ha comunicato che “Oggi abbiamo ricevuto una lettera da Citibank, nella quale ci informa che intende chiudere i conti bancari per le transazioni in valuta straniera con il governo di Caracas e la banca centrale del Venezuela”. Con la solita retorica ha quindi aggiunto che quello in atto è un ulteriore tentativo di blocco finanziario perpetrato dagli Usa, ma il Venezuela “non sarà fermato da nessuno”.
La situazione del paese resta drammatica, soprattutto a causa del crollo del prezzo del petrolio: la corrente elettrica è razionata, i rifornimenti di viveri sono assaltati e gli uffici pubblici sono aperti tre giorni alla settimana (quattro le scuole).
