Venezuela al buio da 15 ore. Maduro, ‘colpa degli USA’

Notizie Geopolitiche –

Gran parte del Venezuela, compresa la capitale Caracas, sono al buio da ormai 15 ore a causa di un enorme blackout; non funzonano infatti gran parte dei servizi essenziali, come illuminazione pubblica e metropolitana mentre telefoni e internet sono disponibili a singhiozzo. Per ragioni di sicurezza e per risolvere il problema sono inoltre state sospese
“le attività lavorative e di istruzione”.
Secondo il presidente, Nicolas Maduro, questo fatto sarebbe colpa di un maxi sabotaggio organizzato da militanti dell’opposizione con l’appoggio degli Stati Uniti. Telesur, media vicino al governo, ha infatti diffuso il messaggio di accusa pronunciato dal capo dello stato: “è cominciata una guerra elettrica annunciata e diretta dall’imperialismo statunitense contro il nostro popolo. Questa misura (la sospensione di lavoro e istruzione n.d.r.) resterà in vigore solo questo venerdì, per rendere possibile la normalizzazione del sistema elettrico, che ha subito un attacco di settori
dell’estrema destra, appoggiati da dirigenti politici imperialisti”.
Il presidente dell’Assemblea Nazionale Juan Guaidò, leader dell’opposizione e riconosciuto da gran parte dei paesi occidentali e sudamericani come il vero e legittimo presidente del Venezuela, ha invece accusato Maduro di essere la causa della rovina del paese, sia dal punto di vista economico che diplomatico, e che “è chiaro per tutto il Venezuela che la luce arriverà con la fine dell’usurpazione”.
Dello stesso tenore le parole, affidate a un tweet, del segretario di Stato Usa Mike Pompeo, il quale ha respinto le accuse ma ha affermato, quasi prendendosi gioco del capo del governo di Caracas, “Niente cibo, niente medicine. Ora niente elettricità. Il prossimo passo, niente Maduro”.