VENEZUELA. Ancora scontri. Usa minacciano sanzioni

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venezuela scontriNon conoscono tregua le manifestazioni anti-governative e i disordini in Venezuela, dove studenti e cittadini protestano dallo scorso 4 febbraio contro la corruzione, la crisi economica e la repressione- Si è saputo anche di tre morti dovuti agli incidenti di Valencia, capitale dello stato di Carabobo, i quali vanno ad aggiungersi alle 25 vittime che risultano dall’inizio delle proteste.
Secondo fonti organizzative, nelle case dei sei arrestati dello scorso 13 marzo sono stati trovati armi ed esplosivi, ma le organizzazioni di difesa dei diritti umani hanno denunciato violenze, torture e persino abusi sessuali su diversi manifestanti condotti in carcere nelle scorse settimane; il governo Maduro ha respinto le accuse e la procuratrice generale del Venezuela, Luisa Ortega Díaz, ha affermato in un incontro a Ginevra con il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che “quelle che sono iniziate come dimostrazioni pacifiche si sono trasformate in violenza e caos”.
Sull’argomento è intervenuto a Washington, incontrando la commissione del senato per gli Affari militari, il generale John Kelly, capo del Comando sud degli Stati Uniti, il quale ha affermato che “La situazione in Venezuela sta cadendo a pezzi di fronte a noi e, a meno che non avvenga un miracolo, cioè che l’opposizione o il governo facciano un passo indietro, il paese precipiterà verso il disastro economico e democratico”; anche il Segretario di Stato John Kerry ha fatto sapere di non escludere la possibilità di sanzioni nei confronti del Venezuela a causa della continua violazione dei diritti umani.