Yemen: Houthi pubblica video sequestro nave

La formazione filo iraniana sostiene di aver sequestrato una nave perché legata a Israele

Il gruppo dei ribelli dello Yemen ha pubblicato un video che mostra l’uso di un elicottero per controllare una nave nel Mar Rosso.

Il gruppo ha affermato di aver catturato una nave israeliana mentre navigava nel Mar Rosso. Ha sottolineato che tutte le navi israeliane sarebbero obiettivi legittimi da colpire.

Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha confermato che le operazioni degli Houthi prendono di mira solo le navi israeliane e di proprietà israeliana. Ha aggiunto che continueranno a svolgere le loro operazioni contro Israele finché “l’aggressione contro la Striscia di Gaza non finirà”.

Ieri, l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la nave “è stata attaccata dagli Houthi su istruzioni iraniane”. Ha sottolineato che era stata noleggiata da una compagnia israeliana e non aveva israeliani a bordo.

L’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, ha dichiarato di aver discusso con l’inviato dell’ONU in Yemen, Hans Grundberg, della “dimensione regionale pericolosa” della guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.

Borrell ha condannato il sequestro della nave mercantile da parte degli Houthi. L’ha definita “una minaccia alla sicurezza marittima internazionale e una minaccia diretta alla navigazione nel Mar Rosso”.

Il gruppo Houthi nello Yemen ha annunciato di aver catturato una nave “israeliana” mentre navigava nel Mar Rosso verso la costa di Hodeidah, sottolineando che tutte le navi israeliane sarebbero “obiettivi legittimi”.

È interessante notare che dallo scoppio del conflitto a Gaza, il 7 ottobre scorso, sono aumentati i timori di un’espansione della guerra nella regione fino a trasformarla in un conflitto regionale. Cosa che potrebbe trascinarvi direttamente Teheran, soprattutto con l’ingresso delle milizie da essa sostenute in Iraq, Siria, Libano e Yemen che sono entrate nel conflitto, anche se finora in modo limitato.