Zimbabwe. Cittadina Usa rischia carcere per tweet contro Mugabe; ‘attività sovversiva’

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“Siamo guidati da un uomo egoista e malato”, sono queste le poche parole, affidate ad un post su Twitter, che potrebbero costare fino a 20 anni di carcere alla cittadina statunitense Martha O’Donovan, 25enne attualmente residente in Zimbabwe, la quale ha espresso in questi termini la sua opinione sul governo di Robert Mugabe, il 93enne che occupa la presidenza del paese africano dal 1987 (dopo altri 7 anni da primo ministro).
L’accusa per la O’Donovan, a quanto riferisce l’avvocato della donna, è nientemeno che di “attività sovversiva”, alla quale si aggiungono “insulti al presidente”. Il difensore della ragazza ha definito queste accuse “calunniose e senza fondamento”, ma quello che è normale nella maggior parte dei paesi del mondo non per forza lo è anche in Zimbabwe, dove regna una trentennale dittatura i cui gerarchi stanno al di sopra della legge, la quale ha portato lo stato più volte in bancarotta e trasformato la moneta nazionale in carta straccia; dopotutto la teoria economica di Mugabe (che la O’Donovan ha non per nulla definito come “malato”), come lui stesso ha più volte ribadito è: “rimetteremo in moto l’economia con investimenti pubblici e, se non ci saranno i soldi, basterà stamparli”.