Zimbabwe. Elezioni generali: i candidati alla presidenza saranno undici

di Alberto Galvi

Sono 11 i candidati in corsa per la presidenza dello Zimbabwe, dopo che altri 11 aspiranti sono stati squalificati per non aver raccolto i 20mila dollari richiesti. Si prevede che le elezioni vedranno l’attuale presidente Emmerson Mnangagwa del partito ZANU-PF (Zimbabwe African National Union- Patriotic Front) arrivare al ballottaggio con il pastore e avvocato Nelson Chamisa della CCC (Citizens Coalition for Change), che è visto come il più forte sfidante.
Una degli esclusi era Linda Masarira, l’unica candidata donna che aveva mostrato interesse a concorrere per la carica. Nello stesso giorno sono previste anche le elezioni parlamentari.
Mentre Mnangagwa e Chamisa rimangono i principali contendenti, nelle ultime settimane è emerso un candidato indipendente alla presidenza, l’autoesiliato Savior Kasukuwere, un ex ministro nel gabinetto di Robert Mugabe. Kasukuwere, era fuggito dal paese durante il colpo di Stato che ha deposto Mugabe.
L’opposizione ha criticato i forti aumenti della tassa di candidatura per le elezioni presidenziali, che sono balzate da 1.000 dollari nel 2018 a 20mila dollari oggi.
Se nessun candidato presidenziale otterrà il 23 agosto il 50 per cento dei voti, si terrà il ballottaggio il 2 ottobre. I risultati delle elezioni presidenziali dovranno essere annunciati entro cinque giorni dalla fine delle votazioni.
Oltre alla presidenza, le elezioni decideranno la composizione del Parlamento di 300 seggi e circa 2mila consiglieri locali.