L’inarrestabile progresso economico della Slovenia

di Domenico Letizia * –

A settembre assisteremo all’avvio di un nuovo interessante progetto tra la nostra penisola e la Slovenia. La progettualità avviata coinvolgerà 10 start up dotate di un prodotto o di un prototipo disponibile, nonché un buon potenziale di crescita sui mercati italiano e sloveno. Le aziende saranno accompagnate nella fase di ingresso nel mercato con un percorso che si svolgerà tra settembre 2018 e marzo 2019, tre mesi in Slovenia, presso ABC Accelerator, e tre in Italia, a Udine, nella sede di Friuli Innovazione e all’Università Ca’ Foscari a Venezia. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Crossborder Acceleration Bridge, finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020 e attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale.
L’obiettivo è quello di sfruttare le migliori caratteristiche dell’economia giovane e dinamica della Slovenia e di quella italiana più consolidata. Le start up saranno messe in contatto con investitori internazionali e potranno avviare collaborazioni con grandi imprese leader di settore italiane e slovene. Nell’ambito dello sviluppo tecnologico e commerciale Italia e Slovenia rafforzano ulteriormente i rapporti. Di qualche giorno fa è la notizia della società italiana di consulenza tecnologica “DBA Group S.p.A” e la sottoscrizione di un nuovo accordo per l’acquisto dagli attuali soci di minoranza di una partecipazione pari al residuo 26,23% del capitale della società di diritto sloveno “Actual IT d.d”.
DBA Group deterrà una partecipazione pari al 100% del capitale sociale di Actual e otterrà il vantaggio di poter eliminare la corresponsione di dividendi privilegiati annuali agli attuali soci di minoranza per un importo complessivo di 240mila euro/anno. Tale liquidita potrà essere o reinvestita o distribuita alla società controllante appartenente al Gruppo. Tale accordo servirà a potenziare le capacità tecnologiche della Slovenia, la connettività delle reti e nelle soluzioni a supporto del ciclo di vita delle infrastrutture. Italia e Slovenia sono due economie aperte e ben integrate, con strutture industriali abbastanza simili. In entrambi i Paesi la spina dorsale dell’economia è rappresentata da piccole e medie imprese che creano economie di scala e, contemporaneamente, offrono ampi margini di integrazione nelle filiere produttive globali. La forza economia della Slovenia risiede nella capacità di differenziazione del prodotto nei beni manifatturieri ad alta intensità di capitale. La Slovenia applica una fiscalità favorevole sul reddito di impresa, elemento sicuramente rilevante per gli investitori. Nonostante il mercato interno abbia dimensioni limitate, il Paese si trova nel crocevia tra due importanti corridoi paneuropei, il Corridoio V da ovest a est e il Corridoio X da nord a sud che ne fanno una porta d’accesso privilegiata verso i Balcani occidentali. I Balcani occidentali, soprattutto Albania e Kosovo, sono paesi con una prospettiva europea, e la Slovenia può essere una concreta finestra europea su questi mercati. Il buon livello delle infrastrutture stradali, di telecomunicazione, portuali e aeroportuali potrebbe essere sfruttato meglio rafforzando i collegamenti e i rapporti con l’Italia per valorizzare il mar Adriatico e la costa Balcanica.

* Presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi).