Albania. Approvata la riforma costituzionale della Giustizia

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albaniaL’Albania spinge per le riforme e ieri con 140 voti su 140 il Parlamento di Tirana ha modificato quasi la metà della Costituzione ed in particolare gli aspetti relativi alla Giustizia, per cui l’intero sistema verrà ricostruito.
Fino all’ultimo l’unanimità dei voti non era scontata, tanto che solo il giorno prima vi era stata una fumata nera per il mancato accordo tra Partito democratico (opposizione), Partito democratico e Movimento Socialista per l’integrazione, soprattutto sul meccanismo per l’elezione degli organismi della magistratura, ma poi è stata trovata la quadra e il pacchetto di riforme è passato.
Il premier di centro-sinistra Edi Rama e gli altri rappresentanti istituzionali (dal capo dell’opposizione Lulzim Basha al presidente del Parlamento Ilir Meta) si sono confrontati più volte con il Commissario europeo all’Allargamento Johannes Hahn e con il vicesegretario di Stato Usa Victoria Nuland al fine di individuare una soluzione ottimale anche nel quadro internazionale, specialmente nei punti che interessano il ruolo degli esperti internazionali, ossia dell’Operazione internazionale di monitoraggio.
La riforma radicale della Giustizia introduce tra le varie cose una serie di misure per la selezione dei magistrati e da subito vi sarà un accurato esame delle credenziali (vetting) di tutti gli oltre 800 giudici e procuratori albanesi, per escludere tutti quelli accusati di corruzione o di conflitto d’interessi.