Argentina-Ucraina: primo contatto tra Milei e Zelensky

di Alessio Cuel

Tramite il proprio profilo X, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si esprime con soddisfazione in merito al primo contatto telefonico avuto con il presidente argentino in pectore Javier Milei. Per Zelensky, che ha twittato poco dopo le 7 ora italiana del 22 novembre, quello con Milei è un dialogo positivo che non darebbe adito a dubbi, circa la posizione argentina in merito alla guerra in Ucraina.
“Ho appena parlato con il presidente eletto dell’Argentina Javier Milei per ringraziarlo della sua chiara posizione. Nessun bilanciamento tra bene e male. Solo un chiaro sostegno all’Ucraina. Questo è ben notato e apprezzato dagli ucraini”, sono le parole del presidente ucraino, il quale preannuncia l’intenzione di cooperare ulteriormente con Buenos Aires per potenziare gli sforzi verso la pace e, più in generale, per sviluppare relazioni più strette con l’Argentina stessa e con gli altri paesi latinoamericani.
Nell’invitare, in conclusione di tweet, Milei nel proprio paese, Zelensky manifesta un possibile cambio di rotta di Buenos Aires in merito al conflitto in Ucraina. Non sfugge infatti come, nelle primissime settimane dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il presidente argentino Alberto Fernández non abbia voluto condannare apertamente le azioni del Cremlino nel consesso dell’Organizzazione degli Stati americani, né si sia astenuto dal visitare Mosca, definendo Putin come un amico dell’Argentina. Chiara, allora, era l’intenzione di mantenere saldo il legame con la Russia quale alleato chiave nel tentativo di risolvere la posizione debitoria aperta con il Fondo Monetario Internazionale.
Con il tramonto, almeno temporaneo, del peronismo, l’atteggiamento dell’Argentina in merito alla guerra in Ucraina appare oggi meno sfumato e decisamente più vicino a Kiev.