ARMENIA. Genocidio, cerimonia con Sarkisian, Putin e Hollande. Anche la Germania riconosce

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armeni genocidioCerimonia ad Erevan per ricordare il milione e mezzo di armeni massacrati dai turchi nel 1915, un secolo fa: il presidente armeno Serge Sarkisian ha ringraziato i leader presenti, fra cui il presidente francese Francois Hollande e quello russo Vladimir Putin, che hanno deposto dei fiori ai piedi del memoriale sulle colline di Erevan.
Contestualmente la Chiesa armena ha canonizzato tutte le vittime, cosa che rappresenta un’altra batosta per la Turchia, la quale aveva già duramente protestato per le parole di papa Francesco che domenica 12 aprile, celebrando la messa con il patriarca armeno Karekin II, aveva affermato che “La nostra umanità ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come il primo genocidio del XX secolo, ha colpito il vostro popolo armeno, prima nazione cristiana”.
Immediatamente le autorità di Ankara avevano convocato il nunzio apostolico Antonio Lucibello, avevano richiamato il proprio ambasciatore presso la Santa Sede, ma si erano lasciate andare anche a concetti come quello espresso dal ministro turco per gli Affari europei, Volkan Bozkir, il quale aveva affermato che il papa ha parlato così perché “viene dall’Argentina”, un paese “che ha accolto i nazisti” e nel quale “la diaspora armena è dominante nel mondo della stampa e degli affari”. Addirittura il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, in una poco velata minaccia, aveva ricordato che il suo paese ospita 100mila armeni e che “Li potremmo espellere anche se ancora non lo abbiamo fatto”.
Nei giorni scorsi il Parlamento europeo, riunito in plenaria a Bruxelles, ha approvato una risoluzione per commemorare il centenario del genocidio degli armeni commesso dagli ottomani, ha stabilito di “deplorare fermamente i tentativi di negazionismo” e, grazie all’approvazione di un emendamento, di elogiarle parole del papa.
Ieri anche il governo tedesco ha riconosciuto ufficialmente il genocidio degli armeni, concetto chiarito in una telefonata al premier turco Ahmet Davutoglu dalla stessa cancelliera Angela Merkel.