ARMENIA. Tentativo di assassinio di un candidato a presidenziali

TMNews, 1 feb 13 –

Un ex dissidente sovietico candidato alle elezioni presidenziali in Armenia è stato operato oggi dopo essere stato gravemente ferito in un tentativo di assassinio. Paruir Harikian, leader del movimento d’opposizione Unione per l’autodeterminazionae nazionale, è stato centrato da colpi d’arma da fuoco nel centro di Erevan alle 23.30 locali (20.30 in Italia), secondo quanto ha riferito la polizia della capitale armena in un comunicato. Il candidato è stato immediatamente trasportato in ospedale. Il colpo è penetrato all’altezza della clavicola destra. Secondo la figlia, Nare Harikian, l’uomo è stato operato stamani per estrarre il proiettile. Il candidato ha 63 anni. “L’operazione è terminata. I medici hanno detto che è riuscita”, ha spiegato la donna parlando con l’agenzia di stampa Interfax. Un’inchiesta è stata aperta per stabilire chi abbia tentato di uccidere il candidato e perché. La figlia non ha saputo dire quali siano le piste che il Servizio di sicurezza nazionale armeno sta battendo. Secondo il vicepresidente dell’assemblea nazionale Eduard Charmazanov, interpellato dalla France Presse, Hairikian ha potuto vedere in faccia il suo aggressore. L’attacco è avvenuto a poco meno di due settimane dalle elezioni presidenziali, che si terranno il 18 febbraio. “Questo colpo non è stato portato solo ad Harikian ma anche allo stato, Qualcuno non vuole che le elezioni si svolgano nella calma e conformemente alla legge”, ha indicato Charmazanov, che è anche portavoce del Partito repubblicano del presidente Serzh Sarkisian.
Il primo ministro Tigran Sarkisian s’è recato all’ospedale, come il presidente del Parlamento Ovik Abeaamian e decine di uomini politici armeni, e ha denunciato “un colpo portato allo stato e alle istituzioni pubbliche”. Per le presidenziali sono in lizza otto candidati, tra i quali il favoritissimo appare ancora una volta il presidente uscente Serzh Sarkisian. Abraamian, dal canto suo, ha precisato che, in seguito al tentativo di assassinio di uno dei candidati, non è da escludere che le elezioni vengano rimandate di due settimane.