AUSTRALIA. Manifestazioni per dire no al radicalismo islamico

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Australia manifestazione anti islamSi sono tenute in Australia numerose manifestazioni (l’emittente Abc parla di sedici) indette dall’associazione “Reclaim Australia” (Recuperare l’Australia) per protestare contro il radicalismo islamico, contro il sostegno ideologico all’Isis, ma anche alla sharia e al burqa.
La pagina facebook del gruppo riporta che “Noi australiani patriottici, dobbiamo essere uniti e fermare il costume halal, la Sharia e l’islamizzazione”.
John Oliver, uno degli esponenti di Reclaim Australia, ha spiegato che “Non siamo contro a nessuna razza o religione in particolare. Siamo contro gli estremisti di una religione in particolare”.
In Australia, paese che ha già fatto i conti con il terrorismo islamico come nel caso dell’attacco al caffè Lindt di Sidney dello scorso 15 dicembre, il livello di guardia è altissimo: in settembre 600 agenti sono stati impegnati in un blitz antiterroristico nella capitale e a Brisbane che ha portato all’arresto di 15 persone legate al radicalismo islamico, le quali avevano progettato di decapitare un uomo e di avvolgere il corpo in una bandiera dell’Isis. Ammonta a 680 milioni di dollari il denaro impegnato di recente nella prevenzione del terrorismo.
Parallele alle manifestazioni di oggi si sono tenuti cortei di sindacati, di gruppi di sinistra, di musulmani moderati e persino di aborigeni in opposizione a quanto predicato da Reclaim Australia.