AZERBAIJAN. In corso la terza edizione dell’Azerbaijan & Caspia Sea Oil and Gas Week

di Giuliano Bifolchi

azerbaigian_flagE’ in corso a Baku la terza edizione dell’Azerbaijan & Caspian Sea Oil and Gas Week 2015, evento di due giorni ideato dalla organizzazione britannica Oliver Kinross specializzata nella ricerca economica a cui prenderanno parte più di 250 delegati e più di 30 speaker di fama internazionale con l’obiettivo di concentrare l’attenzione sugli sviluppi del settore energetico del paese caucasico e della regione del Caspio.
Aspetto fondamentale di questo evento, un mix di conferenze, workshop e forum dedicati, è la possibilità di creare incontri commerciali tra compagnie, corporazioni, ufficiali governativi ed esperti che operano o prevedono di operare nel settore del gas naturale e del petrolio della regione in modo da stringere alleanze commerciali e partnership utili per lo sviluppo di progetti. Inoltre l’area espositiva dedicata all’evento permetterà ai partecipanti di venire a conoscenza delle moderne tecnologie ed equipaggiamento nel settore energetico.
La terza edizione dell’Azerbaijan & Caspian Sea Oil and Gas Week 2015 focalizza l’attenzione sull’Azerbaigian e sul ruolo che questo paese sta ricoprendo nel mercato energetico regionale ed internazionale; non è un segreto, infatti, che lo Stato azerbaigiano rientra all’interno della politica di sicurezza energetica dell’Unione Europea che prevede il trasporto del gas naturale estratto dal deposito di Shah Deniz situato sul Caspio verso l’Europa. All’interno di questa strategia ricopre un ruolo di primo piano l’Italia, paese che diverrà il terminale ultimo del Trans-Adriatic Pipeline (TAP), gasdotto il quale trasporterà il gas naturale azerbaigiano di Shah Deniz verso l’Europa passando per la Grecia, l’Albania ed il Mar Adriatico giungendo infine in Puglia.
L’importanza dell’Azerbaigian e del Caspio nel mercato energetico per l’Italia è stata sottolineata anche dal memorandum firmato dalla compagnia italiana SNAM con quella azerbaigiana SOCAR lo scorso 23 settembre che prevede lo scambio di informazioni e la cooperazione per quanto riguarda il trasporto del gas verso il Vecchio Continente. La compagnia italiana, rappresentata a Baku dal CEO Carlo Malacarne, ha offerto il proprio know how e le proprie infrastrutture per implementare il Corridoio Meridionale e l’esportazione del gas naturale che verrà prodotto dalla seconda fase di sviluppo di Shah Deniz, deposito localizzato nella sezione azerbaigiana del Mar Caspio (Italia ed Azerbaigian sempre più vicini nel settore energetico).
L’importanza del mercato energetico azerbaigiano e dell’Azerbaigian stesso in tale settore è riconosciuta anche dalla NATO tramite le parole che erano state espresse da William Lahue, Ufficiale di Collegamento nel Caucaso meridionale, il quale in una intervista rilasciata all’agenzia di stampa azerbaigiana Trend.az aveva sottolineato la centralità che lo Stato azerbaigiano sta ricoprendo nel progetto di protezione di quei paesi che dispongono di diverse risorse di approvvigionamento e che sono soggetti alla fluttuazione dei prezzi.
Secondo quanto espresso da Lahue, l’Azerbaigian è pronto a divenire la via di transito del gas importato dai paesi della regione occidentale del Mar Caspio, come ad esempio il Turkmenistan, verso l’Europa. Come sottolinea lo stesso ufficiale della NATO, riportando i dati della US Energy Information Administration rilasciati il 7 luglio scorso, il paese diverrà importante non solo come via di trasporto ma anche come produttore riuscendo a mantenere la produzione petrolifera stabile intorno agli 0.87 milioni di barili al giorno (mbd) negli anni 2015 e 2016.
La centralità del Mar Caspio nel settore energetico e dell’Azerbaigian è stata enfatizzata anche oggi da Eric Meyer, direttore della pianificazione e sviluppo presso la Total Exploration & Production Azerbaijan B.V., il quale ha dichiarato che il prossimo obiettivo nella regione sarà quello di sviluppare il deposito di gas naturale e condensato di Absheron. Per poter raggiungere tale obiettivo, ha evidenziato Meyer, la compagnia francese presenterà il progetto di sviluppo prima ai partner della joint venture di cui fa parte e poi alle autorità azerbaigiane entro la fine del 2015.
Inoltre il rappresentante della Total ha dichiarato che la compagnia francese è disposta a creare una joint operating company con la SOCAR di cui deterrà il 50 % delle azioni, mentre la restante parte verrà divisa tra la compagnia statale azerbaigiana (40%) ed una terza parte (10%).
La scoperta del deposito di Absheron è stata annunciata nel settembre del 2011 e secondo le stime le riserve ammonterebbero a 350 miliardi di metri cubi di gas (bcm) e 45 milioni di tonnellate di condensato. Attualmente il deposito vede la partecipazione della SOCAR (40%), della Total (40%) e della GDF Suez (20%) per il suo sviluppo e la relativa produzione la quale, secondo le stime, inizierà verso la fine del 2021.