BELGIO. Caso Yukos: sequestrati gli asset russi. Lavrov convoca l’ambasciatore

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KhodorkovskyNuovo capitolo sul caso della Yukos, la compagnia petrolifera un tempo controllata da Mikhail Khodorkovsky, uno dei magnati più ricchi della Russia ed oppositore di Vladimir Putin: dieci anni fa la Yukos era stata espropriata dal governo russo, per quanto fosse di proprietà della belga Gml, ma era apparso già allora evidente che con tale mossa Putin voleva togliere di mezzo Khodorkovsky.
Nel luglio 2014 l’arbitrato dell’Aja ha dato ragione agli ex proprietari della Yukos, aggiudicandogli 50 miliardi di dollari di danni da riscuotere dallo Stato russo, per cui il Belgio (ma anche la Francia) hanno provveduto a congelare asset russi per lo stesso importo.
Pochi giorni fa il Belgio ha proceduto con il sequestro degli asset e di altri beni della Russia tra i quali i conti dell’Ambasciata a Bruxelles, per cui oggi l’ambasciatore belga a Mosca è stato convocato al ministero degli Esteri russo da Sergei Lavrov per far sapere le rimostranze: in una nota ufficiale si legge che “L’Ambasciatore belga è stato informato che la Russia considera questi atti come apertamente ostili”, ovvero “gravi violazioni delle norme universalmente riconosciute del diritto internazionale”.
Lavrov ha chiesto il ripristino dei diritti sovrani della Federazione russa”, pena risposte “con misure appropriate” contro gli interessi belgi in Russia.

Nella foto: Mikhail Khodorkovsky