Bolivia. Richiesta una pena detentiva di 30 anni per l’ex presidente Jeanine Áñez

di Alberto Galvi

L’ufficio del procuratore generale della Bolivia Juan Lanchipa ha chiesto una pena detentiva di 30 anni per l’ex presidente Jeanine Áñez. E’ accusata di genocidio per le morti avvenute durante le proteste seguite alle elezioni del 2019. Il procuratore generale ha accusato 18 persone, tra cui, l’ex ministro della Difesa della Bolivia Luis Fernando López e Áñez, per la responsabilità di queste morti.
Secondo la Costituzione boliviana, il perseguimento degli ex presidenti per crimini commessi nell’esercizio delle loro funzioni deve essere effettuato secondo un protocollo speciale davanti alla Corte suprema, e deve essere autorizzato da due terzi dei membri dell’Assemblea legislativa. Poiché il partito accusatore, il MAS, non dispone di tale maggioranza, ha aggirato questo ostacolo accusando Áñez di crimini commessi prima dell’assunzione della presidenza, e avvalendosi dell’autorizzazione concessa dal TSJ all’inizio di quest’anno per perseguire in via ordinaria Áñez anche per fatti accaduti durante la sua amministrazione.
Contro Áñez è stata formalmente presentata un’accusa da alcuni dei suoi ex colleghi di governo, nonché ex capi militari e di polizia. L’anno scorso un tribunale boliviano ha dichiarato Áñez colpevole di aver orchestrato un colpo di Stato che l’ha portata al potere durante la crisi politica del 2019. Tuttavia la sua presidenza ad interim fu segnata da spargimenti di sangue, in particolare a Sacaba e Senkata È stata condannata a 10 anni di prigione. Evo Morales, presidente del paese per quasi 14 anni, si è dimesso in mezzo ai disordini e Áñez, senatrice dell’opposizione, ha preso il posto durante il vuoto di potere.
Durante i disordini alla fine del 2019 sono state uccise oltre 30 persone, in gran parte sostenitori dell’ex presidente Evo Morales, il quale ha dovuto dimettersi e lasciare il paese per le accuse di frode elettorale. Áñez ha poi assunto il potere restando in carica per meno di un anno prima che le succedesse l’attuale presidente Luis Arce.