Brasile. Il TSE ha votato per escludere Bolsonaro dalle cariche pubbliche fino al 2030

di Alberto Galvi

La maggioranza del TSE (Tribunale elettorale superiore) del Brasile ha votato per escludere l’ex presidente Jair Bolsonaro dalle cariche pubbliche fino al 2030 a causa della sua condotta durante le elezioni dello scorso anno. L’ex capitano dell’esercito Bolsonaro ha perso di poco le elezioni presidenziali dello scorso anno, ottenendo il 49,1 per cento dei voti rispetto al 50,9 per cento di Lula.
Il TSE, composto da sette giudici, ha votato cinque contro due per condannare all’interdizione il leader di estrema destra, che ha abusato del suo potere e ha sollevato dubbi infondati sul sistema di voto elettronico del paese. Il processo ha rafforzato la base elettorale di Bolsonaro, con i sostenitori che affermano che l’ex presidente è vittima di un sistema giudiziario iniquo e paragonano il suo destino a quello dell’ex presidente Donald Trump.
Bolsonaro è stato accusato di aver radunato i suoi sostenitori per respingere la sua stretta sconfitta contro il presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva nelle elezioni di ottobre, culminate in un assalto agli edifici governativi all’inizio di quest’anno. La decisione della corte prevede che Bolsonaro non potrà partecipare alle elezioni presidenziali del 2026, infliggendogli un duro colpo, che per ora gli cancella ogni possibilità di riconquistare il potere.
Il caso di Bolsonaro segna la prima volta che un presidente viene sospeso per violazioni elettorali piuttosto che per reati penali. La legge brasiliana vieta ai candidati con condanne penali di presentarsi al processo elettorale. Bolsonaro potrebbe fare appello e candidarsi alle prossime elezioni presidenziali.