Bulgaria. Sofia tratta con Gazprom per il South Stream e “scuce” benefici

di Guido Keller –

South streamGazprom deve far passare il nuovo gasdotto South Stream che, attraversando per il Mar Nero (e tagliando così l’Ucraina) arriverà in Europa, lungo la Bulgaria. Ma Sofia ha saputo trattare e per accettare la sistemazione dei 540 km. di tubazioni nel proprio territorio, è riuscita a “scucire” alla joint venture (alla quale partecipa anche Eni) benefici non da poco. Si tratta di sconti sulle forniture, concessioni sui prestiti per la costruzione dei tubi e la quota di maggioranza per compagnia energetica bulgara (Beh) sul tratto di gasdotto che transita in Bulgaria. E a forza di tirare sui prezzi, come ha reso noto il direttore del colosso energetico Alexei Miller, i bulgari “hanno raggiunto in Europa uno dei livelli più bassi dei prezzi per la fornitura di gas. Non solo, potranno restituire in 22 anni il prestito richiesto di 620 milioni di euro per la costruzione dei tubi (il costo del tratto bulgaro è di 3,5 miliardi di euro), impiegando la metà delle tariffe di transito, mentre l’altra metà andrà allo Stato bulgaro; anche il tasso di interesse previsto all’inizio dell’8% è stato ribassato al 4,25%.