Burkina Faso. Condannato all’ergastolo l’ex presidente Compaoré per l’omicidio Sankara

di Alberto Galvi –

L’ex presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré, è stato condannato all’ergastolo da un tribunale burkinabé per l’assassinio avvenuto nel 1987 del suo predecessore Thomas Sankara. Il processo a Compaoré e agli altri co-imputati è iniziato lo scorso ottobre, a più di 34 anni dalla morte di Sankara. Dei 14 alla sbarra, tre hanno avuto l’ergastolo, ottosono stati condannati a pene detentive da tre a venti anni, mentre tre sono stati assolti.
Thomas Sankara era considerato un panafricanista rivoluzionario, nemico delle politiche coloniali delle potenze europee. Era salito al potere con un colpo di Stato nel 1983, ed era stato ucciso all’età di 37 anni insieme a dodici suoi compagni da un commando durante un incontro nel 1987 del CNR (Consiglio Nazionale della Rivoluzione), presso la sede di Ouagadougou. Compaoré, che era un caro amico di Sankara, è stato a lungo sospettato di aver orchestrato questi omicidi, anche se aveva continuamente negato le accuse.
Dopo l’assassinio di Sankara, Compaoré assunse la presidenza e rimase al potere in Burkina Faso per 27 anni. Durante quel periodo governò in modo autoritario e soppresse le indagini sulle circostanze della morte del predecessore. Compaoré è stato rovesciato nel 2014 ed è fuggito in Costa d’Avorio, dove da allora vive in esilio, per cui il processo si è svolto in contumacia. Il processo era stato brevemente interrotto lo scorso gennaio a causa di un colpo di Stato.
In seguito alla sentenza di condanna, l’ex presidente Compaoré dovrebbe beneficiare dell’immunità come ex capo di Stato. Inoltre ci si aspetta che il governo ivoriano neghi l’estradizione in Burkina Faso.