Caso Snowden: spiata anche la Francia

di Salvatore Caruana

fabius laurentIl ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha convocato presso il suo ministero l’ambasciatore americano Charles Rivkin al fine di ottenere spiegazioni sullo spionaggio subito dalla Francia per conto del governo statunitense.
Ad occuparsi delle operazioni di spionaggio è stata un’agenzia che tuttora lavora per il Governo statunitense: la NSA (National Security Agency), mentre la fuga di notizie è dovuta ad un ex collaboratore esterno, Edward Snowden.
In Francia la notizia è stata diffusa dal quotidiano francese Le Monde dopo le rivelazioni del settimanale tedesco “Der Spiegel”, basate su documenti forniti dallo stesso Snowden. Qui Snowden ha dichiarato, tra le altre cose, che sono state intercettate circa 70 milioni di telefonate fatte in territorio francese tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013. Nel documento fornito da Snowden si legge inoltre che la NSA monitorava non solo sospetti terroristi ma anche personalità di alto profilo, operanti in Francia nel mondo del business e della politica.
Il ministro degli Esteri francese ha dichiarato che “queste pratiche tra partner commerciali che mettono in pericolo la privacy sono inaccettabili”.
Sulla stessa scia il ministro degli interni francese Manuel Valls: “se un Paese alleato spia la Francia, ciò è inaccettabile”.
Nonostante sia oramai noto che gli Stati Uniti hanno spiato la Francia (e con essa anche molti altri Stati tra cui il Messico), alcuni dettagli non sono ancora chiari: in particolare non si sà ancora bene se delle telefonate sono stati intercettati i dialoghi o soltanto le identità delle persone spiate. Lo spionaggio inoltre non si è fermato alle intercettazioni telefoniche, ma anche gli utenti della rete sono stati intercettati attraverso un programma segreto chiamato PRISM.
Snowden è adesso rifugiato politico in Russia e gli Stati Uniti ne chiedono l’estradizione.
Intanto proseguono i contatti diplomatici tra Francia e Stati Uniti.
Un comunicato stampa diffuso dalla Casa bianca riporta il colloquio intercorso tra il presidente francese Hollande ed il presidente americano Obama: secondo la Casa Bianca i dati trapelati attraverso le divulgazioni di Snowden sarebbero stati distorti, amplificati nella loro portata dalla stampa europea. Tutto questo accresce (come è lecito che sia) la preoccupazione dei leader europei su come queste capacità di spionaggio vengano impiegate dagli Stati Uniti.
I due presidenti sono convenuti nel senso che le discussioni continueranno attraverso i canali diplomatici.
Nello stesso comunicato inoltre vengono rassicurati gli alleati francesi ed europei in genere: “il Presidente ha reso chiaro che gli Stati Uniti hanno iniziato a rivedere i modi attraverso cui raccogliere dati di intelligence, sì da poter bilanciare i problemi di sicurezza legittima dei cittadini dei nostri alleati con i problemi di privacy che tutti oggi condividono”.