TUNISIA. Tre giorni di lutto nazionale

di Ismahan Hassen

marzoukiIn un discorso televisivo tenutosi nella serata di ieri, mercoledì 23 Ottobre 2013, Moncef Marzouki, Presidente ad interim della Repubblica Tunisina, ha annunciato che un lutto nazionale di tre giorni sarà osservato in tutto il Paese a partire da mercoledì 24 Ottobre. Tale decisione viene presa in commemorazione dei 7 militari della brigata antiterrorismo della Guardia Nazionale, morti proprio ieri in uno scontro a fuoco avvenuto a Sidi Ali Aoun e in cui hanno trovato la morte anche 2 militanti jihadisti.
Nel suo discorso alla nazione Marzouki avrebbe invitato i terroristi ad arrendersi alle forze di sicurezza, e tutti i cittadini a non perdere la fiducia nelle istituzioni.
Dopo tali appelli, Marzouki avrebbe aggiunto di aver ricevuto conferma da parte del capo del governo, Ali Larayedh, della sua intenzione di dimettersi non appena il testo sulla formazione dell’ISIE (Instance Supérieure Indépendante pour les Élections), la legge elettorale e la stesura della Costituzione saranno stati ultimati ed adottati.
A seguito degli ultimi avvenimenti accaduti, in riferimento anche all’attentato terroristico che appena il 17 Ottobre scorso aveva fatto altre due vittime tra le file della Guardia Nazionale, il Fronte di Salvezza nazionale ha minacciato di sospendere la sua partecipazione al dialogo nazionale, se il governo non annuncerà chiaramente il suo impegno nel rispettare per la tabella di marcia sottoscritta ormai già tre settimane fa e che ne avrebbe previsto le dimissioni entro la fine del mese e progettato l’ufficializzazione delle elezioni entro la prossima primavera.
In risposta alle dichiarazioni rilasciate da Marzouki e dal premier Larayedh, Issam Chebbi, leader del partito Al Joumhouri, ai microfoni di Radio Mosaique fm, avrebbe annunciato che i deputati “dimissionari” dall’Assemblea Nazionale Costituente, inizieranno da ora un sit in aperto davanti alla Kasbah, invitando la gente ad accorrere in loro aiuto e a sostenere il presidio fino all’annuncio delle dimissioni del primo ministro.
Nello stesso momento, l’ufficio regionale di Sidi Bouzid dell’UGTT ha annunciato uno sciopero generale per oggi, 24 Ottobre, in solidarietà con le vittime della Guardia Nazionale cadute a Sidi Ali Aoun e alle rivendicazioni di dimissioni avanzate nei confronti dell’attuale governo, da parte di tantissime voci popolari che, nella giornata di ieri, hanno riempito le strade di Tunisi scandendo a gran voce lo slogan che rivendicava: “Lavoro, libertà e dignità nazionale”, esattamente come accadeva appena due anni fa, contro i palazzi del potere occupati dall’ex rais Ben Alì.