Ciad. Il politico dell’opposizione Yaya Dillo è stato ucciso dalle forze di sicurezza

di Alberto Galvi –

Il politico dell’opposizione del Ciad Yaya Dillo è stato ucciso durante uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza. Il governo aveva accusato Dillo di aver condotto un attacco contro gli uffici dell’agenzia di sicurezza interna del Ciad la notte prima della sua morte.
A N’Djamena sono stati uditi pesanti colpi di arma da fuoco vicino alla sede del PSF (Partito Socialista Senza Frontiere) di Dillo. La sparatoria è scoppiata dopo che diverse persone erano rimaste uccise in precedenti scontri nei pressi del palazzo dell’ANSE.
Dillo è stato assassinato dalla guardia repubblicana. Anche altri politici dell’opposizione hanno accusato le forze governative di aver deliberatamente ucciso Dillo, tra cui Rakhis Ahmat, leader del Partito per il Rinnovamento Democratico del Ciad, e Max Kemkoye, portavoce del gruppo di opposizione CGAP.
Il Ciad fa parte della tumultuosa regione del Sahel, nell’Africa centrale, che è stata colpita dalle insurrezioni jihadiste per più di un decennio. Dal 2020 ci sono stati colpi di stato nei vicini Mali, Burkina Faso e Niger. Dillo era un ribelle diventato ministro e poi capo dell’opposizione, considerato un pericoloso rivale per suo cugino. Déby Itno e Dillo appartenevano alla stessa minoranza etnica Zaghawa, che per più di tre decenni ha dominato la politica del Ciad.
L’attacco ha sottolineato la precaria situazione nel Ciad in vista delle elezioni presidenziali previste per il 6 maggio. Il Ciad è in difficoltà politica da quando Déby Itno ha preso il potere dopo la morte di suo padre, il leader di lunga data Idriss Deby Itno, nel 2021, mentre combatteva i ribelli.
Dillo era cugino dell’attuale presidente Mahamat Idriss Déby Itno e un forte contendente nei sondaggi. La violenza è esplosa nel contesto delle tensioni in vista delle elezioni che potrebbero riportare il Ciad al governo costituzionale tre anni dopo la presa del potere da parte delle autorità militari.