CINA-GIAPPONE. Abe: rafforzeremo difese contro atti provocatori

TMNews, 2 feb 13 –

Il Giappone rafforzerà le proprie difese contro le “azioni provocatorie” dei Paesi vicini: lo ha affermato il premier nippnico Shinzo Abe, in visita nell’isola di Okinawa. “Le provocazioni contro terra, aria e mare appartenenti al nostro Paese si susseguono, così come contro la nostra sovranità: sono deciso a rimanere in prima linea e affrontare la crisi per proteggere ad ogni costo la vita e i beni dei nostri cittadini, così come il territorio, lo spazio aereo e le acque territoriali del nostro Paese”, ha spiegato Abe parlando a un gruppo di militari e alludendo alle incursioni navali cinesi nelle acque dell’arcipelago delle isole Senkaku, la cui sovranità è contesa fra Tokyo e Pechino. In un’intervista televisiva rilasciata martedì scorso Abe aveva peraltro proposto un vertice bilaterale con la Cina per “ricostruire i rapporti” fra i due Paesi; la disputa sulle Senkaku ha provocato – oltre ad incidenti militari senza conseguenze – anche delle gravi ripercussioni economiche negli scambi commerciali e ha portato a un calo del turismo. D’altro canto, con la nuova legge finanziaria Tokyo ha autorizzato per la prima volta da undici anni un aumento delle spese militari per 440 milioni di dollari, innalzando anche il numero degli effettivi delle “Forze di difesa” di 287 unità. Verrà inoltre costituita una task force speciale per la protezione delle Senkaku, formata da 600 effettivi e che comprenderà due portaelicotteri e dieci nuove unità (di cui quattro già in costruzione) da mille tonnellate; la flotta – operativa nel giro di tre anni – sarà di stanza a Ishigaki, a 175 chilometri dalla principale isola dell’arcipelago, Uotsurijima. L’arcipelago delle Senkaku – disabitato e fino a poco fa proprietà di un privato giapponese – si trova nel Mar Cinese Orientale e rimase sotto il controllo giapponese dal 1895 al 1945; dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ebbe amministrazione statunitense e nel 1972 venne restituito a Tokyo. Dal 1971 la sovranità viene reclamata anche dalla Cina e da Taiwan: Pechino in particolare ne rivendica la scoperta (con la denominazione di Diaoyu) e l’amministrazione dal XVI secolo al 1895.