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Nell’ultimo giorno di congresso, i 2.300 delegati del Partito Comunista Cinese (83 milioni di iscritti) hanno votato all’unanimità un emendamento della Costituzione nella quale verrà iscritto il nome del presidente cinese Xi Jinping, accanto a quelli di Mao e di Deng Xiaoping.
Tecnicamente ad essere indicato è il “pensiero di Xi Jinping”, che si articola in 14 punti i quali prevedono, ad esempio, “l’autorità assoluta del partito sulle forze armate” ma anche la “coesistenza armoniosa tra uomo e natura”, laddove la Cina si sta impegnando con un progetto volto a ridurre drasticamente Co2 e inquinamento. Come pure la visione di “un paese, due sistemi”, teoria che si pone come primo tassello di un compromesso con Taiwan.
