CIPRO. E’ corsa ai viveri e al denaro contante

Notizie Geopolitiche –

A Cipro la crisi economica si sta rivelando in un clima febbrile di caccia al denaro, dopo che le banche sono chiuse ormai da una settimana anche a causa dell’incapacità di un parlamento che in un primo momento si è rifiutato di applicare il salvataggio proposto dall’Unione europea, quindi si è buttato verso la Russia, la quale ha nei forzieri dell’isola mediterranea qualcosa come 25 mld di euro, e quindi, trovatosi le porte chiuse, in queste ore sta tornando con il cappello in mano a Bruxelles.
Ci aveva provato, Nicosia, a vendersi ai russi in cambio del gas e del petrolio ciprioti, ma dalla Russia è arrivato un ‘niet’ deciso dopo l’incontro con Barroso.
E così, mentre i bancari sono in sciopero per l’ennesima giornata, anche oggi vi sono state agli sportelli bancomat lunghissime code di persone che cercano di portare via quello che riescono dal proprio conto, anche perché il governo ha abbassato il plafond giornaliero da 500 a 260 euro.
Tutti i settori commerciali e produttivi si stanno via via bloccando dal momento che nessuno accetta più pagamenti che non siano effettuati in contante, dai benzinai, ai ristoratori, ai piccoli commercianti.
I ciprioti temono che per martedì prossimo il governo non riesca a trovare un compromesso con l’Unione europea e che quindi le banche continuino a rimanere chiuse, per cui è caccia alle scorte di viveri e di carburante.