di Alberto Galvi –
Le autorità cipriote hanno sospeso l’esame delle domande di asilo dei siriani a seguito del forte aumento degli arrivi. Questo mese più di mille persone sono arrivate a Cipro su imbarcazioni provenienti dal Libano. Cipro si trova a circa 160 km a ovest delle coste del Libano o della Siria, e nei primi tre mesi di quest’anno si sono registrati più di 2mila arrivi via mare, rispetto ai soli 78 nello stesso periodo del 2023.
La scorsa settimana il presidente Christodoulidīs ha visitato il Libano e sta collaborando con la Commissione europea su come aiutare Beirut a fermare i flussi. Il Libano ospita circa 805mila rifugiati siriani, di cui il 90 per cento vive in povertà. Si stima che il numero reale sia molto più alto, compreso tra 1,5 e 2 milioni. Molti sono fuggiti dalla guerra civile nel loro paese, entrata nel suo 14mo anno.
La scorsa settimana il ministro degli Interni cipriota Constantinos Ioannou ha visitato Danimarca, Repubblica Ceca e Grecia per raccogliere sostegno affinché l’Ue dichiari sicure alcune parti della Siria. I parlamentari europei hanno approvato un sistema migratorio rinnovato che ridurrebbe gli arrivi irregolari.
Nel contesto dell’aggravarsi delle tensioni in Medio Oriente, l’esodo ha innescato gli appelli di Nicosia ai suoi partner dell’Unione Europea affinché facciano di più per assistere il Libano.
I richiedenti asilo saranno confinati in due campi di accoglienza. Coloro che scelgono di lasciare quelle strutture perderanno automaticamente qualsiasi tipo di beneficio e non potranno lavorare.