“Dopo l’attacco israeliano del 1 aprile contro un edificio dell’ambasciata iraniana a Damasco che aveva provocato 16 vittime, tra cui il generale Mohamed Reza Zahe, ieri si è concretizzata la prevista rappresaglia iraniana. Il Medio Oriente non ha bisogno di altre guerre, di altre carneficine e devastazioni e, quindi, tutta la comunità internazionale deve adoperarsi per un cessate il fuoco immediato in tutta la regione, per spegnere questo incendio che sta divampando. Netanyahu non cerchi la guerra totale per salvare se stesso, per scaricare sui nemici esterni le pressioni interne che chiedono la sua uscita di scena. Con la carneficina di Gaza in corso, l’ultima cosa da fare era attaccare una sede diplomatica e ora Netanyahu pensa di rispondere alla rappresaglia iraniana scatenando una guerra contro il regime degli Ayatollah. Ci auguriamo, per il bene del popolo israeliano e del popolo iraniano, che la comunità internazionale sia capace di fermare questa folle corsa del governo Netanyahu verso il baratro. Un baratro nel quale, in caso di conflitto diretto tra Tel Aviv e Teheran, sprofonderebbe l’intero Medio Oriente con il forte rischio di coinvolgere anche altri attori internazionali. Ora bisogna impedire a tutti i costi che si scateni una nuova guerra.
Lo dichiara il deputato Marco Pellegrini, capogruppo del Movimento 5 Stesso nella commissione Difesa di Montecitorio.