Comore. La Corte suprema approva la candidatura del presidente Assoumani

di Alberto Galvi

La Corte suprema delle Comore ha approvato la candidatura del presidente in carica Azali Assoumani per un altro mandato, in vista delle elezioni del 14 gennaio. La decisione è stata presa a seguito di un referendum tenutosi il 30 luglio 2018, boicottato dall’opposizione, il quale ha approvato a stragrande maggioranza una nuova Costituzione che consente 2 mandati presidenziali consecutivi di 5 anni e rivede la rotazione della presidenza.
L’ex ufficiale dell’esercito Assoumani è salito al potere per la prima volta con un colpo di Stato nel 1999, ma ora, a seguito dell’introduzione della nuova Costituzione, potrà correre per un quarto mandato.
Nelle Comore si sono verificati più di 20 colpi di Stato o tentativi di colpo di stato dall’indipendenza dalla Francia negli anni ’70.
Il paese africano, il cui nome corretto è “Unione delle Comore”, conta 800mila abitanti: nel 2019 Assoumani aveva vinto il monomandato di cinque anni tra le proteste dell’opposizione e le denunce di irregolarità.
In particolare le opposizioni chiedono l’esclusione dal processo elettorale dei militari, nonchè garanzie sulla correttezza delle operazioni.
E’ così prevedibile il boicottaggio delle elezioni da parte delle opposizioni.