Cuba. Iniziativa per chiedere l’amnistia dei prigionieri politici

di Paolo Menchi

Un gruppo di familiari (34 per la precisione) dei 1063 prigionieri politici attualmente ospiti delle carceri cubane, con una iniziativa senza precedenti, ha presentato una lettera all’Asamblea Nacional del Poder Popular de Cuba per chiedere l’amnistia per tutti i detenuti politici.
Nella lettera, che è aperta e che attraverso un documento di Google permette ad altri familiari o a qualsiasi altro cubano di aderire e rafforzare così la richiesta, si chiede al governo di riconoscere che nelle manifestazioni del luglio 2021, che chiedevano un democratico cambio politico, non è stato commesso alcun reato.
La lettera è stata firmata anche dai dissidenti Maykel Castillo e Luis Manuel Otero Alcántara, così come dagli oppositori ed attivisti Félix Navarro, LIsandra Góngora, Luis Robles e Lázaro Yuri Valle Roca.
I firmatari, dopo aver denunciato “persecuzioni e minacce” da parte della polizia, solo per aver cercato di difendere i propri familiari, hanno dichiarato di aver esperito tutti i tentativi legali volti a far liberare i detenuti e quindi di aver ora compiuto l’unico passo rimasto, chiedendo alla Vicepresidente della camera, Ana Maria Mari Machado, di attivarsi affinché venga discussa e approvata dal parlamento una legge per proclamare l’amnistia a favore dei prigionieri politici.
Anche la CIDH (Comisión Interamericana de Derechos Humanos ha inviato una lettera al ministero degli esteri cubano nella quale ricorda che ci sono molti mezzi legali per far uscire di prigione i detenuti politici e cita, oltre alla amnistia, l’indulto, la libertà condizionale o l’applicazione di pene alternative.
Anche gli Stati Uniti, il Vaticano e l’Unione Europea hanno chiesto la liberazione dei prigionieri politici.
Vediamo ora se il governo cubano vorrà compiere un piccolo passo per rendere meno pesante il clima sociale cubano, molto provato anche dalla crisi economica il cui costante peggioramento pare non avere fine, o, come riteniamo più probabile, non compirà alcun gesto distensivo temendo che si crei una piccola crepa che possa far cadere tutto il castello.