Difesa aerea nordica unificata tra Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca

di Alberto Galvi

La scorsa settimana è stata sottoscritta dai comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca una lettera di intenti per creare una difesa aerea nordica unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia. Lo scopo è quello di operare congiuntamente, sulla base di modalità già note alle forze armate dei quattro paesi della NATO.
La firma del documento è avvenuta alla base aerea di Ramstein in Germania, in un incontro a cui ha partecipato il capo del comando aereo della NATO, il generale James Hecker, che sovrintende nella regione anche l’aeronautica americana. Lo scorso anno Svezia e Finlandia hanno presentato domanda di adesione all’alleanza militare transatlantica, ma il processo è stato bloccato dalla Turchia, che insieme all’Ungheria deve ancora ratificare le adesioni.
La strategia di integrare le forze aeree è stata innescata dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio dello scorso anno. La forza aerea nordica congiunta sarà composta da oltre 250 aerei da combattimento in prima linea.
Di questi aerei non è chiaro quanti ne siano effettivamente operativi. La Norvegia ha 57 caccia F-16 e 37 caccia F-35, con altri 15 di questi ultimi in ordinazione. La Svezia ha più di 90 jet Gripen, la Danimarca ha 58 F-16 e 27 F-35 ordinati, mentre la Finlandia ha ordinato 62 jet F/A-18 Hornet e 64 F-35.