di Alberto Galvi –
Sono 8 i candidati alla presidenza che si affronteranno alle elezioni anticipate del 20 agosto dell’Ecuador. Il voto chiuderà una straordinaria serie di eventi che hanno visto il presidente Guillermo Lasso sciogliere l’Assemblea nazionale controllata dall’opposizione e accorciare il proprio mandato per non affrontare procedimenti di impeachment. Lasso ha invocato un meccanismo costituzionale comunemente noto come “muerte cruzada”anticipando la scadenza del suo mandato che sarebbe dovuta essere nel maggio 2025.
Lasso e il suo partito di centrodestra Creating Opportunities Movement non parteciperà alle elezioni. Tra i candidati presidenziali ci sono Luisa Gonzalez del Citizen Revolution Movement, il partito dell’ex presidente Rafael Correa, Jan Topic è stato scelto dal partito conservatore PSC (Social Christian Party), che si è unito alla procedura di impeachment contro Lasso, il leader indigeno Yaku Perez, che rappresenterà una coalizione politica nella sua seconda corsa alla presidenza.
Gli altri candidati sono Otto Sonnenholzner, che è stato l’ex vicepresidente di Lenín Moreno. Sonnenholzner si è dimesso come altri nel 2020, quando la pandemia di coronavirus ha devastato le città ecuadoriane. Xavier Hervas è sostenuto dal movimento di centrodestra RITO, ed è l’uomo d’affari che si è candidato alla presidenza nel 2021, arrivando quarto al primo turno. Fernando Villavicencio è giornalista e attivista politico. Villavicencio è stato a lungo un critico della compagnia petrolifera nazionale del paese. Bolívar Armijos è un avvocato ed ex capo di un consiglio dei governi locali. Daniel Noboa è il figlio del magnate Álvaro Noboa, che ha cercato la presidenza cinque volte.
Il vincitore delle presidenziali di agosto resterà invece in carica fino maggio 2025, dopodiché riprenderanno le regolari elezioni programmate. Il voto di agosto determinerà anche i membri del Congresso, composto da 137 seggi.