Ecuador. Il nuovo presidente Daniel Noboa ha prestato giuramento

di Alberto Galvi

Il nuovo presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha prestato giuramento durante una cerimonia alla quale ha partecipato il presidente colombiano Gustavo Petro. Noboa succede a Guillermo Lasso, il quale aveva indetto elezioni anticipate per evitare un possibile impeachment. Il mandato di Noboa durerà solo fino a maggio 2025, ovvero ciò che resta del mandato dell’ex presidente Lasso. 
Nelle elezioni dello scorso ottobre la neonata alleanza di Azione Democratica Nazionale di Noboa ha vinto solo 17 dei 137 seggi parlamentari. Inoltre si è alleata con il movimento di sinistra dell’ex presidente Rafael Correa e con il Partito Social Cristiano di destra, per ottenere la maggioranza quando si trattava di prendere nomine politiche chiave.
Noboa ha promesso di ridurre la violenza e creare posti di lavoro nel paese attanagliato da una sanguinosa guerra alla droga. Noboa è l’erede di un impero commerciale nel settore delle banane, e ha vinto il ballottaggio in ottobre promettendo di ripristinare la sicurezza e aumentare l’occupazione in Ecuador, che ha dovuto affrontare sfide economiche a partire dalla pandemia di coronavirus che ha portato migliaia di persone a migrare. Il padre, il miliardario Alvaro Noboa, tentò cinque volte senza successo di diventare presidente.
Negli ultimi anni l’Ecuador ha visto esplodere la violenza guidata da gruppi rivali di narcotrafficanti. Quest’anno vi sono stati circa 3.600 omicidi. Lo spargimento di sangue ha raggiunto un crescendo senza precedenti con l’omicidio del candidato alla presidenza Fernando Villavicencio.
Un tempo L’Ecuador era considerato uno dei paesi più sicuri della America Latina. Noboa ha detto che attuerà lo Stato di emergenza, sospenderà alcuni diritti dei cittadini come la libertà di movimento e dispiegherà l’esercito nelle strade. Durante la sua campagna elettorale ha affermato di voler creare prigioni offshore su chiatte per isolare i detenuti più violenti.