Guinea. Accuse di tradimento per Condé

di Alberto Galvi

L’ex presidente guineano Alpha Condé è stato accusato di tradimento, due anni dopo essere stato rimosso dal potere con un colpo di Stato militare. Condé è stato rimosso dall’incarico nel settembre 2021 da un’unità dell’esercito d’élite guidata dal colonnello Mamady Doumbouya. Il colpo di Stato è avvenuto dopo che aveva cercato di prolungare il suo mandato decennale con un terzo mandato e aveva represso violentemente le proteste contro la candidatura elettorale.
Da allora i leader militari della Guinea hanno avviato una serie di indagini giudiziarie su Condé, anche per presunta corruzione, assassinio, tortura, rapimento e stupro. L’ultima indagine riguarda presunti atti di tradimento, associazione a delinquere e complicità nel possesso illecito di armi e munizioni. Condé, che ora vive in esilio in Turchia, avrebbe acquistato armi e munizioni, senza fornire dettagli.
La Guinea è uno dei tanti Stati dell’Africa centrale e occidentale ad aver subito un colpo di Stato negli ultimi anni. Gabon, Mali, Burkina Faso e Niger hanno assistito almeno a un colpo di stato dal 2020. I leader militari della Guinea hanno promesso di riportare il paese al governo civile entro il 2026.
Dopo il colpo di Stato del 2021, Doumbouya ha prestato giuramento come presidente e si è impegnato, sotto la pressione internazionale, a cedere il potere a civili eletti entro due anni a partire dal gennaio 2023. Ha promesso di ricostruire uno Stato afflitto da divisioni e corruzione dilagante. Il suo governo ha avviato numerosi procedimenti giudiziari contro persone vicine all’ex presidente Condé.