EGITTO. Condannati 3 giornalisti di al-Jazeera. Washington chiede la grazia

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al jazeeraGli Stati Uniti hanno chiesto all’Egitto la grazia per i tre giornalisti di al-Jazeera condannati oggi a diversi anni di reclusione in quanto accusati di essere responsabili di aver fatto propaganda per i Fratelli Musulmani e di aver incitato alla violenza proprio nei giorni in cui gli scontri dell’estate scorsa portavano a centinaia di morti.
Per quanto ogni legge che colpisce la libertà di espressione e di stampa sia recriminabile, va detto che dietro ai Fratelli Musulmani vi è sempre stato il Qatar, che oggi lo stesso paese ha dato ospitalità a molti Fratelli Musulmani ricercati in Egitto e che pure la tv panaraba al-Jazeera è qatariota.
I tre giornalisti condannati sono Peter Greste e Mohamed Fahmy a sette anni, e Mohamed Baher a dieci, in quanto in possesso di munizioni che, secondo la sua versione, sono state raccolte da terra durante gli scontri.

La Casa Bianca ha comunque parlato di violazione “dei più basilari principi della libertà di stampa” e di “un colpo al progresso democratico in Egitto”, ovvero solo l’ultima di una serie di sentenze incompatibili con “i precetti base dei diritti umani e del governo democratico”.
Viene poi chiesta inoltre “clemenza per tutte le sentenze politiche” e viene affermato che “Gli Stati Uniti continueranno a stare dalla parte del popolo egiziano nella realizzazione di quei diritti per i quali hanno a lungo lottato”.