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I due attentatori ritenuti responsabili dell’attentato al consolato generale d’Italia al Cairo dello scorso 11 luglio sono rimasti uccisi in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine: nel momento in cui gli agenti hanno fatto irruzione in un appartamento per arrestarli, i due terroristi hanno aperto il fuoco rifiutandosi di arrendersi.
La polizia ha comunicato che i due erano ricercati per l’omicidio di alcuni poliziotti e che “I due jihadisti appartenevano al gruppo Ajnad Misr (Soldati d’Egitto) e le indagini hanno rivelato che potrebbero essere coinvolti nell’attentato al consolato italiano”.
Ajnad Misr è un gruppo terroristico di matrice jihadista su cui pesano le accuse di aver realizzato numerosi attentati verso università, tribunali ed altre strutture civili a partire dal 2013, ovvero dopo che il presidente e “fratello musulmano” Mohamed Morsi è stato deposto dai militari dell’attuale presidente, il generale Abdel Fatah al-Sisi. Il leader del gruppo, Hammam Mohamed Attiyah, è rimasto ucciso in aprile allo stesso modo: proveniva da Ansar Beit al-Maqdis, gruppo stanziato nel Sinai ed oggi affiliato allo Stato Islamico.