(Ennesima) giravolta di Trump: Afghanistan da inutile ad utile

di Marco Pugliese

Nuovo colpo di scena del presidente Usa Donald TrumpTrump, che davanti alla platea di militari della base di Fort Myer, in Virginia, ha annunciato: “Più uomini, più mezzi, più potere ai generali sul campo”. In Afghanistan.
Si tratta dell’ennesina giravolta a 360 gradi del presidente Usa, dal momento che in campagna elettorale aveva definito l’intervento statunitense nel paese mediorientale “inutile”. Insediatosi da poco alla Casa Bianca, aveva addirittura parlato di “ritiro totale” dall’Afghanistan, dove gli Usa sono presenti dal 2001 a seguito degli attacchi alle Torri Gemelle nel quadro di una coalizione internazionale che vede impegnata anche l’Italia.
Nel suo intervento Trump ha delineato un’escalation dell’intervento ma senza entrare nei dettagli, trincerandosi dietro ad un retorico “batteremo i terroristi”.
Cosa cambia tuttavia nella strategia Usa in Afghanistan? La decisione è stata assunta dal comandante in capo dopo un aspro dibattito tra i vertici politici e militari, tant’è che in questi mesi si è discusso a Camp David di diverse ipotesi tra cui il ritiro totale e l’impiego di mercenari. Scenari che però avrebbero, secondo i rapporti d’analisi, lasciato il paese in preda alle organizzazioni terroristiche che avrebbero di lì a poco rovesciato il traballante governo di Kabul.
Sono infatti una ventina le organizzazioni terroristiche che operano tra Pakistan ed Afghanistan, che Trump conta di combattere con più soldati e mezzi. Si presume con truppe speciali, regolari, elicotteri ed A-10. Trump ha parlato di “condizioni” che muteranno di giorno in giorno, ma non ha dato numeri. L’unica cosa chiara è che i comandanti in prima linea avranno maggior potere decisionale su obiettivi e azioni.
Gli Usa quindi attaccheranno quando lo riterranno opportuno, e Trump ha detto chiaramente che “scoverà” i terroristi anche in territorio pakistano, Stato da cui gli Usa ora pretendono più collaborazione nonostante l’ostilità di buona parte dell’opinione pubblica che già sta protestando per i continui attacchi di droni statunitensi sul proprio territorio.
Il presidente Usa intende non lasciare al governo afgano “nessun assegno in bianco”, solo più collaborazione, e la nuova strategia contempla anche nuovi ruoli per la Nato. In questo contesto la missione italiana sarà investita, si presume, di nuovi compiti. Tenere in sicurezza le retrovie con più uomini e mezzi e continuare a lasciar a disposizione i propri reparti speciali. Ma non essendoci dettagli numerici o d’azione appare tutto nebuloso.
Trump per il momento pare voler riprendere l’azione di Bush jr., tentando di metter fine alla campagna entro le prossime presidenziali, ma a 16 anni dallo scoppio del conflitto afgano tutto appare complicato e soprattutto in questi anni i talebani non sono stati sconfitti come si prevedeva, anzi, hanno ultimamente aumentato il territorio sotto il loro controllo.
E mentre si vocifera di incontri in Qatar tra inviati statunitensi e i vertici dei talebani, in Afghanistan sta prendendo piede l’Isis, ormai terzo attore che combatte entrambe le parti.