FILIPPINE. Crisi di Zamboanga: molti guerriglieri uccisi, ‘operano ormai in area ristretta’

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zamboangaLe Forze di sicurezza filippine sono riuscite a riprendere il controllo della maggior parte dei quartieri interessati dalla crisi della città di Zamboanga, il centro di 800mila abitanti situato a sud del paese attaccato il 9 settembre scorso circa 200 guerriglieri del Fronte Moro, di ispirazione islamico-secessionista: ormai la maggior parte dei 170 ostaggi sono riusciti a scappare o sono stati liberati, mentre ammonta a 107 il numero dei guerriglieri uccisi e a 15 quello di coloro che si sono arresi. I guerriglieri rimasti sono circa una quarantina e si calcola che gli ostaggi in mano loro al momento siano 21; il Segretario degli Interni, Mar Roxas, ha dichiarato che “contro i ribelli abbiamo conseguito successo ed al momento possono essi operare in un’area ristretta”.
Resta ancora nelle mani dei sequestratori il capo della Polizia, José Chiquito Malayo, a sua volta sequestrato dopo essere caduto in un’imboscata mentre si recava ad annunciare la resa dei guerriglieri.
Il conflitto fra il governo di Manila e il Fronte di liberazione Moro si protrae da ormai quarant’anni, nonostante le ampie concessioni autonomistiche concesse ai territori abitati dalla popolazione islamica: i guerriglieri vorrebbero restaurare l’antico sultanato di Sulu.